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Il lavoro nel presente e nel futuro: il programma Eurofound
Una delle sfide di questi anni è quella che ha a che fare con l’organizzazione del lavoro efficace e sostenibile.
Di queste tematiche si occupa Eurofound, Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che per il periodo 2021-2024 monitorerà e analizzerà gli sviluppi del settore delle attività produttive, anche rispetto a quanto la pandemia di COVID-19 ha inciso proprio su condizioni, qualità e pratiche del mondo del lavoro.
Tra le analisi sulle quali Eurofound concentra il proprio lavoro non solo le questioni orario di lavoro, telelavoro, parità di trattamento, competenze e formazione, redditi e prospettive, ma anche quelle legate alla salute e al benessere sul luogo di lavoro. L’Agenzia Ue vuole infatti porre l’accento sul miglioramento della qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e privati che permetterà così alle aziende di posizionarsi meglio sul mercato e ai dipendenti di essere più produttivi grazie a una maggiore motivazione.
Nell’era in cui la promozione della diversity viene vista dalle aziende come opportunità di crescita e leva competitiva, l’attività di Eurofound può essere fondamentale affinché un luogo di lavoro sia di buona qualità, consentendo così a ciascun dipendente di un’azienda di avere una vita lavorativa ottimale, più lunga grazie a migliori condizioni di salute e, non meno importante, con un buon equilibrio tra vita professionale e privata.
Nonostante le condizioni di lavoro nell’Unione europea stiano in generale migliorando, non tutti i settori beneficiano di rapidi progressi. Ad oggi solo un quinto delle aziende è infatti riuscita a raggiungere sia ottimi risultati che un accettabile livello di benessere sul luogo di lavoro, ed è stato dimostrato che quei luoghi di lavoro che investono sui dipendenti riescano poi a incrementare la produttività.
Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda il telelavoro, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 è diventato parte integrante della vita lavorativa. In realtà si parla di lavoro da remoto già negli anni Settanta, quando Jackes Nilles, fisico della NASA, riflette sul concetto di telecommuting, un nuovo modo di intendere il lavoro (anche a distanza) e in generale la vita di ciascuno di noi.
Quasi cinquant’anni dopo, durante una pandemia, l’idea di Nilles si avvera da un giorno all’altro e a livello globale: l’ufficio virtuale è realtà, lavorare da casa diventa l’unica modalità possibile e le aziende devono improvvisamente riorganizzarsi, rivoluzionando in molti casi la propria essenza. Ed è proprio in questa direzione che va inserito il concetto di lavoro sostenibile, eliminando i fattori che demotivano un dipendente, coinvolgendolo per uno sviluppo professionale e personale e prendendo in considerazione, di conseguenza, anche il fattore umano.
Lo dimostrano anche i dati forniti dall’European Company Survey 2019 pubblicato lo scorso ottobre da Eurofound e Cedefop: le aziende ottimizzano i propri risultati quando lo sviluppo delle competenze è esplicitamente condiviso tra datore di lavoro. Oltre il 90% dei manager considera la formazione importante per ciascuna figura professionale anche se solo il 9% offre vere opportunità di formazione e apprendimento.
Il lavoro di Eurofound è quindi utile a tutti gli attori che compongono la sfera professionale, non solo perché ci troviamo davanti a un diverso modo di lavorare, ma anche per far sì che bisogni e capacità individuali vengano integrati per offrire una migliore produttività e benessere psico-fisico, che sia a casa o in ufficio.